sabato 15 novembre 2008

Marco Arnautovic


La nuova stella del campionato olandese gioca nel Twente e si chiama Arnautovic. Un clone di Ibrahimovic perfettamente riuscito, stessa altezza(192 cm), tecnica sopraffina ,unita a fantasia ed a una personalita' forte.A soli 19 anni e' gia un punto fermo del suo club ,dove viene impiegato come esterno destro nel tridente , anche se Arnautovic puo' consacrarsi come grande centravanti visto che anche sotto porta ci sa fare.

domenica 5 ottobre 2008

GIOVANI TALENTI: Pablo Piatti

Pablo Piatti nasce a Ucacha, nei pressi di Cordoba, il 31 Marzo di 19 anni fa. In ogni casa Argentina si respira calcio, e quella di Pablito non fa certo eccezione: il padre Jorge, conosciuto come “el Pinino” Piatti, ha giocato nell’Atenas de Ucacha, ed era piccolo e rapido proprio come suo figlio. Il Pablo bambino sogna di giocare a Buenos Aires, Cordoba non è abbastanza per le sue ambizioni calcistiche; per questo a 12 anni sostiene un provino per il River Plate. Test superato alla grande, ma come dice lo stesso Pablo: “A quell’età non sapevo realmente cosa volessi, per questo tornai a casa e giocai per il piccolo club del Jorge Ross”. Dopo due anni entra nella prestigiosa scuola calcio “Renato Cesarini” (sì, proprio il mitico ex giocatore ed allenatore della Juventus che diede il nome alla “Zona Cesarini”), capace di sfornare giocatori come Javier Mascherano, Santiago Solari e Martin Demichelis. Un anno ancora e il curriculum calcistico di Pablo si arricchisce di una nuova esperienza, quella che gli offrirà le luci della ribalta: l’Estudiantes di La Plata.

I SUOI MAESTRI, SIMEONE E SENSINI:
A 15 anni finalmente Piatti arriva a La Plata, vicino alla tanto sognata Buenos Aires, ed è lì che maturerà definitivamente, cresciuto e guidato da due vecchie conoscenze del calcio italiano: Diego Simeone e Nestor Sensini. E’ proprio “el cholo” a farlo esordire il 18 Novembre del 2006 contro il Newell’s Old Boys. Il ‘pincha” è ancora in lotta con il Boca Juniors per vincere il Torneo Apertura 2006 e quando al 56esimo il “chiquitin” 17enne si alza dalla panchina biancorossa, il risultato è ancora fermo sull’1-1. Al terzo minuto di recupero, in pieno forcing, arriva l’agonico gol della vittoria: sul cross di Mariano Pavone sbuca proprio la cabeza del più piccolo in campo. Non male per chi è alto 163 cm segnare all’esordio e per di più di testa no? Quel campionato verrà vinto proprio dall’Estudiantes in un drammatico spareggio contro gli Xeneizes a cui Piatti non prende parte, ma un pezzettino di quello scudetto è anche suo. Il Clausura 2007 lo gioca da titolare: Simeone lo schiera largo a sinistra nel tridente d’attacco con Pavone e Calderon. Non è questo il suo ruolo preferito, ma il folletto di Cordoba riesce ugualmente a mettere a segno 4 reti in 12 presenze. Meritatissima arriva anche la convocazione nella nazionale Under 20 di Hugo Tocalli, che per tutto il mondiale canadese, vinto proprio dall’Argentina, lo utilizza come esterno sinistro di centrocampo, dietro ad Agüero, Di Maria e Mauro Zarate. La svolta tattica arriva nell’Apertura 2007: Simeone decide di schierarlo seconda punta nelle ultime cinque partite di campionato e viene ripagato come meglio non si può: Piatti gonfia la rete per ben quattro volte. Con l’arrivo di Sensini non ci sono variazioni tattiche e dunque “el plumero” continua a stupire con tre reti nelle prime quattro partite: è nata una stella.

UN PO’ MESSI E UN PO’ AGÜERO: L’impressionante somiglianza fisica con Leo Messi gli è valsa un altro soprannome: “el Messi de La Plata”. In realtà Piatti sul campo è più simile al suo grande amico Sergio Agüero che alla pulga del Barça: non ha infatti il “dribbling e freno” del rosarino, quanto piuttosto la notevole esplosività di gambe e il killer instinct sottoporta del 19enne dell’Atletico Madrid, a cui lo accomuna anche la capacità di offrire deliziosi assist ai compagni di squadra. Inizialmente utilizzato da Simeone come esterno offensivo, ha successivamente dimostrato di trovarsi più a suo agio come seconda punta: è sicuramente più un 9 che un 10. Il suo dribbling secco gli consente di saltare l’uomo con facilità, e la sua rapidità fa sì che una volta involato verso la porta sia quasi impossibile da raggiungere. Il potenziale ancora inespresso dal 18enne mancino è elevato a detta di Nestor Sensini: se riuscirà quindi a trovare quella tranquillità mentale che si acquisisce solo col tempo e ad assimilare sempre più le dinamiche di gioco, ci troveremo di fronte all’ennesimo fenomeno Made in Argentina. Le premesse ci sono tutte, anche perché Pablo è un ragazzo serio e intelligente, che si allena meticolosamente e pretende il massimo da sé stesso.

FUTURO BIANCONERO? Il futuro di Piatti è tracciato: prestissimo attraverserà l’Oceano per arrivare in Europa, la tratta inversa rispetto a quella che fecero i suoi bisnonni Pietro e Clara un secolo fa, quando da Bergamo si trasferirono in Argentina per cercare fortuna. L’obiettivo è quello di giocare in Italia, realizzando così il sogno di suo padre Jorge, venuto a mancare pochi mesi fa a soli 46 anni, dopo aver passato un periodo su una sedia a rotelle per un problema neurologico. L’interessamento più concreto per ora è stato quello della Juventus, sempre alla ricerca di un elemento che sappia dare rapidità alla manovra offensiva e che possa in futuro raccogliere l’eredità di Alessandro Del Piero. La destinazione è senza dubbio gradita al giocatore, come ribadito nella recente intervista concessa a Tuttosport. Certamente Pablo dovrà lavorare molto e superare la solita diffidenza che si nutre verso gli argentini, soprattutto se brevilinei, ma se il buongiorno si vede dal mattino siamo sicuri che ne vedremo delle belle.

CURIOSITA’: Il suo soprannome “el plumero” (il piumino), gli è stato attribuito dallo storico telecronista argentino Walter Nelson. Sembra avere un conto in sospeso con il Newell’s Old Boys: Pablo ha segnato 4 dei suoi 12 gol ai “rojinegros” di Rosario. Il suo idolo è Thierry Henry, a cui invidia l’eccellenza in tutti i fondamentali.








Club professionistici*
2006-2008 Estudiantes 49 (13)
2008- Almería 3 (1)

GIOVANI TALENTI: Gabriel Obertan


Gabriel Obertan è considerato l’erede di Thierry Henry: gioca nel Bordeaux, ha diciotto anni e una tecnica purissima. Nasce esterno, è ambidestro, ma sembra destinato a maturare e a consacrarsi come seconda punta. Ha potenza (un metro e 86 per 78 chili), un dribbling delizioso, un passo morbido e rapido che ricorda quello di Henry, ceduto in estate dall’Arsenal al Barcellona.
La Francia continua a battezzare giovani di assoluto valore: dopo aver celebrato il grande salto di Karim Benzema (’87) e Hatem Ben Arfa (’87), le due stelle dell’Olympique Lione, si prepara a seguire con attenzione l’ascesa di Gabriel Obertan, che ha cominciato da bambino a giocare nel Pantin, la squadra del paese in cui è nato il 26 febbraio del 1989.

LE CARATTERISTICHE - Impressiona per il cambio di marcia, per l’agilità, per la capacità di saltare l’avversario in velocità, per la sapienza con cui confeziona assist per gli attaccanti David Bellion e Marouane Chamakh. Obertan ha esordito nella Ligue1, con la maglia del Bordeaux, il 30 settembre del 2006: un ricordo rovinato dalla sconfitta (0-2) sul campo del Valenciennes. Il Bordeaux l’ha acquistato nel 2005, bruciando la concorrenza di diversi club stranieri: si erano lanciati sul cartellino di Obertan l’Arsenal di Arséne Wenger e il Manchester United: Alex Ferguson, comunque, non ha smesso di corteggiarlo e farà un altro tentativo in estate per portarlo ad Anfield Road.

LA SCALATA - Gabriel Obertan ha lasciato il Pantin, piccolo club dilettantistico, nel 2002: all’età di tredici anni è entrato nel vivaio del Paris Saint Germain: una stagione e poi il passaggio al centro di formazione di Clairefontaine. Obertan è considerato un predestinato dalla stampa francese: aveva già dominato la scena con la nazionale under 17, raccogliendo tanti applausi nel 2004 in occasione del “Tornoi du Val de Marne”. E’ stato portato al Bordeaux dal tecnico Philippe Lucas. Obertan ha un contratto fino al 2011. Nell’estate del 2006 ha svolto il suo primo ritiro con la squadra maggiore, regalando subito una prova sontuosa nell’amichevole con il Libourne Saint-Seurin: in quella sfida realizzò anche un gol al termine di una discesa entusiasmante.

I NUMERI - Obertan è alla sua seconda stagione da professionista. Nello scorsa edizione della Ligue1 ha disputato diciassette partite firmando un gol in trasferta contro il Saint Etienne (0-2): era il 22 aprile del 2007. In questo campionato, finora, è stato utilizzato dodici volte: soltanto una da titolare. In totale è rimasto in campo per 223 minuti. Ha segnato un gol contro il Rennes (3-0) alla 14ª giornata. Cinque, invece, le presenze in Coppa Uefa.

Club professionistici*
2006- Bordeaux 29 (2)

GIOVANI TALENTI: Guilherme

Ricorda un po’ Pato per l’agilità e lo scatto bruciante, ha diciannove anni, gioca nel Cruzeiro, ha segnato undici gol in nove partite nel “Brasilerao 2008” e presto potrebbe debuttare nella nazionale di Carlos Dunga. Guilherme è uno degli attaccanti emergenti in Sudamerica ed è stato inserito fra i migliori cinquanta giovani a livello mondiale dal mensile inglese World Soccer. Può fare la seconda punta e il trequartista: parte di solito sulla fascia sinistra e si accentra, sfruttando la velocità, abbinata a una tecnica brillante. Fino a maggio si è mosso al fianco di un altro ragazzo in piena ascesa: il centravanti boliviano Marcelo Moreno, classe ’87, studiato nei mesi scorsi dalla Roma e passato agli ucraini dello Shakhtar Donetsk.

NEL MIRINO DEL PALERMO - Guilherme ha una grande varietà di giocate: trova il gol con finte e dribbling, ha deliziato i suoi tifosi con pallonetti e bolidi dalla lunga distanza (splendida la rete al Vasco da Gama nella scorsa stagione), ma anche con colpi di testa da autentico opportunista. Trova sempre il tempo giusto per approfittare di un errore degli avversari, si libera con facilità dei difensori, ha un sinistro vellutato. Può diventare uno dei talenti più ricercati del prossimo mercato. Lo seguono diversi club europei, dal Villarreal al Wolfsburg: si è mosso anche il Palermo, il direttore sportivo Sabatini l’ha già segnalato a Zamparini. Guilherme è stato lanciato nel Cruzeiro dal tecnico Paulo Autuori, che adesso guida l’Al-Rayyan, in Qatar, e ha lasciato la panchina della società di Belo Horizonte ad Adilson Batista. E’ uno dei cinque prodotti del vivaio che fanno parte della rosa di prima squadra: gli altri sono il portiere Rafael (’80), il laterale destro Jonathan (’86), il difensore centrale Wellington (’89) e il regista Charles (’85). Guilherme è il quinto miglior cannoniere del “Brasilerao 2008” con undici reti, come Nilmar dell’Internacional di Porto Alegre: soltanto Alex Mineiro (15 gol) del Palmeiras, Kleber Pereira (15) del Santos, Washington (12) della Fluminense e Keirrison (12) del Coritiba precedono l’attaccante del Cruzeiro.

TALENTO CLASSE '88 - Nato a Imperatriz, nello Stato di Maranhao (situato nella parte nord- orientale del Brasile), il 22 ottobre del 1988, ha lo stesso fisico di Pato: è alto un metro e 73. In quattordici mesi ha preso quota nel calcio brasiliano: settantuno presenze e ventinove gol con la maglia del Cruzeiro, club che lo prese nel 2003 dal Real Salvador di Bahia e in cui ha svolto poi la classica trafila nel settore giovanile. Il suo esordio risale all’8 aprile del 2007, in occasione della vittoria (3-0) contro il Caldense. Il primo gol da professionista l’ha realizzato il 27 maggio del 2007 contro il Paranà (3-4). Guilherme ha fatto parte della Seleçao under 20 e ha già conquistato due trofei con il Cruzeiro: la Taça Sao Paulo Junior 2007 e il campionato Mineiro 2008. Nove gol su azione e altri due su rigore in questa edizione del “Brasilerao”: doppietta al Santos e al Nautico, una rete al Botafogo, al Palmeiras, alla Figueirense, al Sao Paulo, alla Fluminense, al Flamengo e al Vitoria. Il Cruzeiro, allenato da Adilson Batista (ex America, Paysandu e Jubilo Iwata), occupa il terzo posto con 39 punti dopo ventidue giornate: il Palmeiras è secondo (a quota 40) e in testa c’è il Gremio (45). Guilherme è la nuova stella del Cruzeiro, che in passato ha avuto giocatori del valore di Ronaldo, Jairzinho, Tostao, Wilson Piazza, Toninho Cerezo e Rivaldo. Il valore dell’attaccante si aggira intorno ai dieci milioni di euro, ma il presidente Alvimare Perrela si rifiuta di fissare un prezzo per il cartellino di Guilherme: considera il baby d’oro incedibile, almeno per il momento.




ears Club App (Gls)*
2007- Cruzeiro 69 (28)

GIOVANI TALENTI: Keirrison


La nuova sensazione del calcio verdeoro gioca nel Coritiba e si chiama Keirrison de Souza Carneiro(classe 1988). Fisico ancora acerbo(184 x 74 ) ,ma grande letalita' in area di rigore che lo avvicinano per caratteristiche a Inzaghi;prima punta dotata di ottima tecnica individuale ,che predilige l'uso del piede destro ,keirrison ama svariare sul fronte offensivo e farsi trovare pronto negli ulti 16 metri.Attualmente e' in corsa per il titolo di bomber principe del Brasilerao ,poi viste le molte offerte spicchera' il volo per l'Europa ,visto che ha il contratto in scadenza nel 2009 ,il suo prezzo dovrebbe essere abbordabile.

Club professionistici*
2007- Coritiba 101 (67)

GIOVANI TALENTI: Marek Hamsik


Nonostante la verde eta' (classe 1987) Hamsik e' gia' uno dei centrocampisti piu' forti e desiderati del campionato italiano. Giunto al Brescia nell 'estate 2004 proveninete dallo Slovan Bratislava, e' riuscito subito a imporsi come elemento imprescindibile nelle file del club lombardo.Hamsik e' un centrocampista centrale ,ambidestro ,con propensioni offensive e vizio del gol; dotato di facilita' di corsa e grande scelta di tempo negli inserimenti offensivi,il tutto condito da ottima tecnica.Per caratteristiche tattiche fa parte di quella cerchia di mediani piu' portati al gol che all'assit vedi i lampard e i nedved. Nell'estate 2007 il Napoli investe 6,5 mil e porta Hamsik al sole del vesuvio; fantastica la sua prima stagione al Napoli,condita da ben 9 realizzazioni tutti su azione.Attualmente la valutazione dello Slovacco e' schizzata a cifre iperboliche(si parla di 25 mil) ed e' facile pensare che presto di fronte ad una ofefrta di un top club il Napoli potrebbe cedere.

Carriera
Giovanili
2001-2002
2002-ago.04
ago.04-2005
Jupie Podlavice
Slovan Bratislava
Brescia
Club professionistici*
lug.04-ago.04 Slovan Bratislava 1 (1)
ago.04-2007 Brescia 65 (10)
2007- Napoli 41 (12)
Nazionale
2007- Bandiera della Slovacchia Slovacchia 16 (3)

mercoledì 10 settembre 2008

I MOSTRI SACRI: FRANK RIJKAARD


All'anagrafe Fraklin Edmundo Rijkaard nato il 30 settembre 1962 da Amsterdam. Cresciuto nell'Ajax ,club nel quale debutto' a soli 17 anni ,bagnado l'esordio con una rete; rimane in Olanda fino alla stagione 1987/88 quando viene acquistato dallo Sporting Lisbona ,che pero' non riusci' a tesserarlo in tempo ,dovendo cosi prestarlo alla Real Saragozza.La stagione successiva passa al milan per volere di Arrigo Sacchi che lo impone anche di fronte ai dubbi del presidente piu orientato verso la spettacolarita' offerta da Daniel Borghi.Morale della favola,l'argentino triste di rivelo' inadatto ai ritmi del calcio italiano ,mentre Rijkaard si imporra' come uomo imprescindibile nei successi rossoneri.Inizialmente nel Milan fu impiegato come centrale difensivo,uno spreco visto che l'olandese era un sontuoso mediano;fisico torreggiante(190*80), sapienza tattica,visione di gioco da regista sopraffino ma allo stesso tempo caparbio nella fase difensiva.Tanto per non farci mancare nulla ,l'olandese era anche dotato di tiro potente anche dalla lunga distanza e di un eccellente tempismo in fase offensiva
Con lui sara' subito coppa campioni al primo anno,con tanto di bis nell'anno successivo,vittoria firmata da rijkaard su assist del connazionale Van basten;nella stagione 90/91 ancora Rijkaard sara' decisivo in quel di Tokio ,aprendo e chiudendo il 3-0 nella intercontinentale ai danni dell'Olimpia Asuncion.Rimane al Milan sino alla fine della stagione 92/93 chiudendo con un altro scudetto(il secondo personale),per fare poi ritorno all'Ajax che nel 1994/95 riportera sul tetto d'europa(suo l'assist per la rete decisiva di Kluivert).Terminata la carriera di calciatore diventa un brillante tecnico,allenando lo Sparta Rotterdam,la nazionale orange ,raggiungendo l'apice alla guida del Barcelona ,dove in un quinquennio (2003/2008) riuscira' a vincere 2 lighe ,2 supercoppe di spagna e soprattutto 1 champion's league.

Club professionistici*
1980-1987 Ajax 206 (46)
1987-1988 Sporting Lisbona 0 (0)
1987-1988 Real Saragozza 11 (0)
1988-1993 Milan 142 (16)
1993-1995 Ajax 56 (12)
Nazionale
1981-1994 Bandiera dell'Olanda Olanda 73 (10)

martedì 9 settembre 2008

I GRANDI FANTASISTI ROSSONERI: GIANLUIGI LENTINI


Gigi Lentini(classe 1969) in maglia rossonera ha avuto la sfortuna di non poter esprimere tutto il suo potenziale,ma quanto ha fatto vedere nella sua prima annata basta al sottoscritto per inserirlo tra i migliori fantasisti che hanno vestito questa casacca. Prodotto del vivaio del Torino, dopo un anno in prestito all'Ancona si afferma con la casacca granata come una delle ali piu esplosive nell'intero panorama europeo. Fisicamente esplosivo,dotato di una progressione devastante,ambidestro ,sulla fascia era in grado di far girare la testa al diretto avversario impossibilitato a limitare le sue discese palla al piede. Ottima tecnica alla quale abbinava anche una certa freddezza sotto porta; Lentini fu il super colpo dell'estate 1992,Berlusconi lo sottrasse alla concorrenza della juventus e i tifosi del Toro insorsero contro Borsano ,presidente granata ,reo di aver ceduto l'idolo di un intera tifoseria .L'operazione allora fu contestata dai moralisti che riempirono pagine e titoloni di giornali contro lo strapotere economico di berlusconi.Lentini fu pagato 18 miliardi con un contratto monstre per quei tempi di 4miliardi netti di lire per 5 anni; soldi ben spesi a giudicare dalla sua prima stagione al milan,Lentini si inserisce alla grande diventando il padrone assoluto della fascia di sua competenza,dispensando assist e reti (7 in campionato)pesanti,che contribuiscono allo scudetto e ad una finale di champion's che si rivelera' amara.Nell'agosto 1993 il destino fa girare la carriera di Gigi;al rientro da una partita amichevole è coinvolto in un grave incidente automobilistico lungo l'Autostrada Torino-Piacenza (ha sostituito una gomma forata con il "ruotino", ma continua a correre, si schianta a quasi 200 km all'ora e si salva per miracolo). Tornerà in campo verso la fine della stagione 1993/1994 senza però recuperare la stima dell'allenatore Fabio Capello.

Verso la fine della stagione successiva, dopo una preparazione specifica, torna in campo nelle ultime giornate di campionato, ma Capello non lo schiera tra i titolari nella finale di Coppa dei Campioni contro l'Ajax a Vienna. Vincono gli olandesi contro un Milan privo di Dejan Savićević (fermato da un infortunio alla vigilia della partita) e con Lentini in buona forma, ma tenuto in panchina.

Nel 1996 passa all'Atalanta e, rigenerato da Mondonico, tecnico capace di gestirlo, si mette in evidenza con una buona forma fisica, realizzando 4 gol in 31 partite, contribuendo all'ottimo campionato della squadra che vedeva in rosa, tra gli altri, Filippo Inzaghi e Domenico Morfeo.

L'anno dopo torna al Torino, col quale, nella stagione 1998/1999, viene promosso dalla Serie B alla Serie A, risultando determinante per la causa granata.

Nel 2000 passa al Cosenza, che però nel 2003 subisce la retrocessione d'ufficio dalla B alla D; della compagine silana diventa il capitano, sia in serie B, sia nei Dilettanti; per questo è molto stimato dai tifosi della città calabrese.

Nel 2004 si trasferisce al Canelli, piccola squadra piemontese di Serie D, dove milita tuttora insieme all'amico Diego Fuser.

Dopo il gravissimo incidente d'auto del 1993, in cui rischiò la vita, è stato protagonista di un nuovo scontro, questa volta meno grave. Con il suo scooter Lentini il 6 settembre 2006 si è scontrato contro un auto mentre stava andando ad allenarsi[2]. Nella caduta si è lesionato il tendine di un ginocchio ed è stato operato.

A partire dalla prossima stagione 2008/2009 giocherà insieme a Diego Fuser, altro buon ex professionista, nelle file della Saviglianese.



Club professionistici*
1986-1988 Torino 22 (0)
1988-1989 Ancona 37 (4)
1989-1992 Torino 89 (16)
1992-1996 Milan 60 (13)
1996-1997 Atalanta 31 (4)
1997-2001 Torino 93 (10)
2001-2004 Cosenza 70 (6)
2004-2008 Canelli
2008-2009 Saviglianese
Nazionale
1991-93 Bandiera dell'Italia Italia 13 (0)



lunedì 8 settembre 2008

I GRANDI FANTASISTI ROSSONERI: MANUEL RUI COSTA


Manule Rui Costa trova senza dubbio un posto di prestigio nei numeri ''10'' rossoneri piu talentuosi che hanno vestito la casacca del diavolo.Trequartista o mezz'ala d'attacco dotato di visione di gioco maestosa, superbo nell'arte dell'ultimo passaggio e dotato di ottimo tiro ;se proprio dobbiamo trovare un difetto al lusitano possiamo rimproverargli soprattutto al milan il suo scarso apporto in fase realizzativa.Rui arriva al milan nell'estate 2001 ,pagato ben 85 miliardi e strappato al Parma che aveva raggiunto un accordo con la Fiorentina prima del Milan ma senza avere l'avallo del giocatore.Dopo 7 anni in maglia viola ,Rui costa iniza a deliziare i San siro a suon di assist ,risultando decisivo nella conquista della champion's nella stagione 2003/04;l'arrivo del giovane kaka ' lo rilega nella stagione successiva a riserva del enfant prodige verde oro,ma il portoghese sapra' comunque ritagliarsi spazi importanti ,prima di lasciare i rossoneri nella stagione 2006/07 per ritornare a vestire la maglia della sua prima squadra ovvero il benfica.


1990-1991
AD Fafe
38 (6)
1991-1994
Benfica
107 (18)
1994-2001
Fiorentina
239 (40)
2001-2006
Milan
169 (7)
2006-2008
Benfica
41 (5)
Nazionale
1993-2004
Portogallo
94 (26)

domenica 7 settembre 2008

IL GENIO: DEJAN SAVICEVIC


Dejan Savicevic nasce a Podgorica(Montenegro) il 15 settembre 1966.Si e' meritato l'appellativo di genio per il suo gioco creativo fatto di dribbling ubriacanti,finte,scatti brucianti.Dopo un inizio nel Buducnost viene ingaggiato dalla Stella Rossa nel 1988,diventandone immediatamente insieme a Stojkovic una delle colonne portanti. Trequartista o seconda punta raffinato ,piu uomo assist che finalizzatore anche se in carriera annovera una quaterna in quel di Bari. Le strade di Savicevic e il Milan si incrociano gia nell'inverno 1988 in un doppio confronto valido per gli ottavi di finale della vecchia coppa campioni.La partita di ritorno viene sospesa per nebbia al 12' della ripresa con la S.Rossa in vantaggio proprio con un gol di Savicevic a quella che diventera' la sua squadra.Il 1991 sara' l'anno d'oro del genio che fara' sua la coppa campioni ,l'intercontonentale e manchera' di pochi voti il pallone d'oro confermandolo come uno dei big d'europa.Nell'inverno 1991 un blitz voluto da Berlusconi permette di strappare Savicevic alla juventus che lo aveva scelto per rinverdire i fasti Platiniani,Il genio arriva a Milano nell 'estate 1992.La prima stagione sara' caratterizzata da qualche difficolta' dovute all'immensa rosa a disposizione di Capello,in ogni caso Savicevic quando e' chiamato in causa non delude , risulta decisivo con una doppietta spettacolare in un Milan -Fiorentina ,oltre a ricamare sprazzi di calcio per palati fini.La stagione successiva e' quella della consacrazione,trascina a suon di reti il Milan alla vittoria della champion's ,permettendosi il lusso di realizzare una rete epica nella finale di Atene con un pallonetto da distanza siderale che trafigge Zubizarreta.Suo anche l'assist per il momentaneo vantaggio rossonero oltre a un palo colpito prima del definitivo 4-0.Ne seguiranno annate gioiose come lo scudetto 1995/96 ,con la coppia fantasia Savicevic-R.Baggio a deliziare gli amanti del bel calcio e annate dense di amarezze come la sconfitta nella finale di Vienna contro l'Ajax.Lascia il milan al termine della stagione 1998 ,rimanendo inattivo sino al gennaio 1999 ,prima di accettare di ritornare a Belgrado per rivestire la maglia della S.Rossa.Terminera' la carriera nel Rapid Vienna con 2 annate ancora a ottimi livelli.



Presenze e reti nei club [modifica]

Stagione Squadra Serie Pres. Reti
1982-83 Budućnost Bandiera della Jugoslavia Campionato jugoslavo 2 0
1983-84 Budućnost Bandiera della Jugoslavia Campionato jugoslavo 7 1
1984-85 Budućnost Bandiera della Jugoslavia Campionato jugoslavo 29 6
1985-86 Budućnost Bandiera della Jugoslavia Campionato jugoslavo 32 10
1986-87 Budućnost Bandiera della Jugoslavia Campionato jugoslavo 31 9
1987-88 Budućnost Bandiera della Jugoslavia Campionato jugoslavo 29 10
1988-89 Stella Rossa Bandiera della Jugoslavia Campionato jugoslavo 25 10
1989-90 Stella Rossa Bandiera della Jugoslavia Campionato jugoslavo 0 0
1990-91 Stella Rossa Bandiera della Jugoslavia Campionato jugoslavo 25 8
1991-92 Stella Rossa Bandiera della Jugoslavia Campionato jugoslavo 22 5
1992-93 Milan Bandiera dell'Italia Serie A 10 4
1993-94 Milan Bandiera dell'Italia Serie A 20 0
1994-95 Milan Bandiera dell'Italia Serie A 19 9
1995-96 Milan Bandiera dell'Italia Serie A 23 6
1996-97 Milan Bandiera dell'Italia Serie A 17 1
1997-gen.98 Milan Bandiera dell'Italia Serie A 8 0
gen. 1999 Stella Rossa Bandiera della Jugoslavia Campionato jugoslavo 3 0
1999-2000 Rapid Vienna Bandiera dell'Austria Campionato austriaco 22 14
2000-01 Rapid Vienna Bandiera dell'Austria Campionato austriaco 22 4