martedì 9 settembre 2008

I GRANDI FANTASISTI ROSSONERI: GIANLUIGI LENTINI


Gigi Lentini(classe 1969) in maglia rossonera ha avuto la sfortuna di non poter esprimere tutto il suo potenziale,ma quanto ha fatto vedere nella sua prima annata basta al sottoscritto per inserirlo tra i migliori fantasisti che hanno vestito questa casacca. Prodotto del vivaio del Torino, dopo un anno in prestito all'Ancona si afferma con la casacca granata come una delle ali piu esplosive nell'intero panorama europeo. Fisicamente esplosivo,dotato di una progressione devastante,ambidestro ,sulla fascia era in grado di far girare la testa al diretto avversario impossibilitato a limitare le sue discese palla al piede. Ottima tecnica alla quale abbinava anche una certa freddezza sotto porta; Lentini fu il super colpo dell'estate 1992,Berlusconi lo sottrasse alla concorrenza della juventus e i tifosi del Toro insorsero contro Borsano ,presidente granata ,reo di aver ceduto l'idolo di un intera tifoseria .L'operazione allora fu contestata dai moralisti che riempirono pagine e titoloni di giornali contro lo strapotere economico di berlusconi.Lentini fu pagato 18 miliardi con un contratto monstre per quei tempi di 4miliardi netti di lire per 5 anni; soldi ben spesi a giudicare dalla sua prima stagione al milan,Lentini si inserisce alla grande diventando il padrone assoluto della fascia di sua competenza,dispensando assist e reti (7 in campionato)pesanti,che contribuiscono allo scudetto e ad una finale di champion's che si rivelera' amara.Nell'agosto 1993 il destino fa girare la carriera di Gigi;al rientro da una partita amichevole è coinvolto in un grave incidente automobilistico lungo l'Autostrada Torino-Piacenza (ha sostituito una gomma forata con il "ruotino", ma continua a correre, si schianta a quasi 200 km all'ora e si salva per miracolo). Tornerà in campo verso la fine della stagione 1993/1994 senza però recuperare la stima dell'allenatore Fabio Capello.

Verso la fine della stagione successiva, dopo una preparazione specifica, torna in campo nelle ultime giornate di campionato, ma Capello non lo schiera tra i titolari nella finale di Coppa dei Campioni contro l'Ajax a Vienna. Vincono gli olandesi contro un Milan privo di Dejan Savićević (fermato da un infortunio alla vigilia della partita) e con Lentini in buona forma, ma tenuto in panchina.

Nel 1996 passa all'Atalanta e, rigenerato da Mondonico, tecnico capace di gestirlo, si mette in evidenza con una buona forma fisica, realizzando 4 gol in 31 partite, contribuendo all'ottimo campionato della squadra che vedeva in rosa, tra gli altri, Filippo Inzaghi e Domenico Morfeo.

L'anno dopo torna al Torino, col quale, nella stagione 1998/1999, viene promosso dalla Serie B alla Serie A, risultando determinante per la causa granata.

Nel 2000 passa al Cosenza, che però nel 2003 subisce la retrocessione d'ufficio dalla B alla D; della compagine silana diventa il capitano, sia in serie B, sia nei Dilettanti; per questo è molto stimato dai tifosi della città calabrese.

Nel 2004 si trasferisce al Canelli, piccola squadra piemontese di Serie D, dove milita tuttora insieme all'amico Diego Fuser.

Dopo il gravissimo incidente d'auto del 1993, in cui rischiò la vita, è stato protagonista di un nuovo scontro, questa volta meno grave. Con il suo scooter Lentini il 6 settembre 2006 si è scontrato contro un auto mentre stava andando ad allenarsi[2]. Nella caduta si è lesionato il tendine di un ginocchio ed è stato operato.

A partire dalla prossima stagione 2008/2009 giocherà insieme a Diego Fuser, altro buon ex professionista, nelle file della Saviglianese.



Club professionistici*
1986-1988 Torino 22 (0)
1988-1989 Ancona 37 (4)
1989-1992 Torino 89 (16)
1992-1996 Milan 60 (13)
1996-1997 Atalanta 31 (4)
1997-2001 Torino 93 (10)
2001-2004 Cosenza 70 (6)
2004-2008 Canelli
2008-2009 Saviglianese
Nazionale
1991-93 Bandiera dell'Italia Italia 13 (0)



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